Dall'ego alla ricerca del DIVINO (seconda parte)

di Andrea Corsini

(Settembre 2011 - Yoga Italia, num. 74)

Intervista ad Ananda Reddy direttore del Centro di ricerche Sri Aurobindo di Pondicherry

La perfezione divina come puó trasformare praticamente il nostro modo di pensare e di agire?
La perfezione divina porta luce nell'oscuritá interiore dell'uomo. Allontana ogni forma di ostacoli: malattia, depressione, miseria. Come detto prima, ci sono i tre gradini da percorrere per avviare questa trasformazione: l'aspirazione dell'unione con il divino per raggiungere un livello di coscienza piú elevato. Quando la coscienza discende attraverso dhyana, viene portata nella vita di tutti i giorni e quindi nei nostri pensieri e nelle nostre azioni. La visione diventa piú ampia e al di lá di ogni religione e nazionalitá. Questo è entrare nel divino e sentire l'appartenenza alla famiglia umana.
Le limitazioni della mente razionale vengono superate. La mente cosí si allarga e si identifica con la mente universale. Questa è la prima trasformazione.
Cosí per le emozioni, che perdono il loro potere disturbante quando ogni mattina contatto con la meditazione questo alto stato di coscienza e sento la resa al divino. Queste emozioni vengono trasformate, non represse, in amore per l'intera umanitá, in gioia, in bellezza. È questa la fase della purificazione mentale e emozionale. Le capacitá umane si allargano e si approfondiscono anche quelle intellettive ed emozionali. Un alto livello di coscienza si stabilizza nell'individuo.
Questa trasformazione è, peró, solo il gradino iniziale. L'individuo entra sempre di piú in una visione universale e non piú solo personale e dettata dall'ego. Questa trasformazione avviene attraverso la mediazione della divinitá solare di Savitri, il portatore di luce nella nostra esistenza terrena.
Questa trasformazione è accessibile a tutti gli esseri viventi ed è il futuro percorso evolutivo dell'intera umanitá. Siamo ora in una fase preparatoria proprio come un pulcino dentro al guscio. Quando sará pronto, romperá il guscio e uscirá fuori. L'evoluzione è solo una questione di tempo. L'uomo nuovo è in procinto di mostrarsi.

Ha reso chiaro un percorso giudicato da molti inaccessibile?
Lo yoga integrale vuole essere molto pratico e non teorico.

Per entrare maggiormente nel tema del Congresso della malattia e della salute, puó chiarire gli aspetti psicologici della malattia?
Ci sono molti fattori che determinano la malattia ma i principali sono due:
1) ogni malattia viene a noi perché in noi si è instaurata una forma di disarmonia interiore. L'uomo che, invece, è sulla via della perfezione, è colmo di armonia che non permette alla malattia di entrare;
2) la malattia arriva perché le nostre protezioni nervose che formano un involucro sono indebolite a causa di questa disarmonia interiore. Questa disarmonia influenza negativamente il funzionamento degli organi: cuore, polmoni, fegato, milza, etc... Si forma un buco nell'involucro nervoso. Proprio attraverso questo buco energetico, la malattia ha la capacitá di entrare in contatto con il corpo fisico. Questo involucro è costituto da energia pranica e vitale. è importante quindi raggiungere e mantenere l'armonia interiore per non indebolire l'involucro nervoso che non permette alla malattia di scendere sul piano fisico.

Ha parlato di forze negative apportatrici di malattia. Puó spiegare come ció avviene?
Le forze negative entrano in contatto con il corpo fisico attraverso questi buchi. Ci sono molte forze negative attorno alla terra. Ma soprattutto sono quelle interiori le piú pericolose: la mia rabbia, la mia negativitá, il mio pessimismo, il mio cinismo, la mancanza di devozione verso il divino. Quando si perde la devozione, inizia la disarmonia interiore e piú tardi si manifesta la malattia fisica. La rabbia è la peggiore di tutte le emozioni negative e quella piú distruttiva che produce il maggior danno alla nostra salute e integritá fisica. è questo il motivo per cui si pratica lo yoga, il raggiungimento e il mantenimento di questa piena armonia interiore che si espande in corpo, emozioni, mente.

Ha detto che oltre alla rabbia anche la paura è la porta della malattia: c'è una terapia contro la paura e in generale contro la malattia?
La paura è un'altra emozione che indebolisce la protezione nervosa. Essa è come una freccia tagliente che rompe l'involucro.
Ci sono due tipi di uomini:
1) quelli in contatto con la propria anima e con il divino, che potremmo chiamare uomini devozionali i quali vedono anche nella paura un messaggio, un insegnamento che arriva dal divino;
2) gli altri che pensano che tutto avvenga per caso e senza alcun motivo ben chiaro: sono i piú deboli e in balia delle loro paure che possono causare malattie.
Questa emozione dobbiamo trattarla con la volontá attraverso il potere della mente. Quando la paura ci fa battere il cuore all'impazzata e magari sorge un attacco di panico, inviate la volontá verso il cuore e recitate mentalmente la parola shanti o cantate se lo conoscete lo shanti mantra. Quando questo ospite indesiderato va via, l'anima ritorna dentro al corpo. Si ritrova il contatto con se stessi che durante l'attacco di panico avevamo momentaneamente perduto.
Dobbiamo anche stare attenti agli ambienti e alle persone che frequentiamo, perché riceviamo delle impressioni e delle vibrazioni che a seconda degli ambienti e persone possono essere positive o negative. Dobbiamo quindi imparare a sentire cosa è positivo per la nostra salute e cosa è negativo.
Quando siamo scollegati dalle forze superiori, possiamo essere attaccati dalla malattia, soprattutto se siamo in uno stato di panico; i medici che entrano in contatto con tante malattie, hanno superato la paura della malattia.
Ora enuncio i vari metodi per superare la paura e la malattia in generale:
1) Oltre al canto dello shanti mantra, possiamo visualizzare un raggio di luce bianca che respinge l'oscuritá e la paura;
2) usate il razionale o potere oggettivo: razionalizzate e accettate la vostra paura. Non abbiate paura della paura;
3) esercitate la fede nel divino: tutto viene dal divino; se ho paura o sono malato, ora chiedo al divino di tirarmi fuori, di aiutarmi;
4) cause esterne: forze ostili di ambienti e persone, imparo a selezionare ambienti e persone, Cura: dhyana e resa a un potere superiore; coltivare quotidianamente l'armonia interiore; rifiutare e rigettare la paura e la malattia a livello di pensiero: mi affido al potere del pensiero che agisce sul corpo fisico, questa è anche una terapia preventiva contro la malattia.

Da ultimo vuole illustrarci la sua sadhana?
Il Karma yoga e lo yoga integrale.

Molte grazie per la sua disponibilitá e i suoi preziosi insegnamenti che vengono direttamente da Aurobindo e da Mère su temi cosí importanti per la nostra vita quotidiana e la nostra salute.

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